Pubblicato da Alberto il 19 Ottobre 2022

Esperienze Jurassiche Jurassic Experience

Partiti da Caleta Turtel, ove avevamo deviato per cercare del gas non trovato, (durante l’avvicendamento abbiamo commesso un errore e nella notte il gas era fuoriuscito all’aperto), ci dirigiamo verso il Golfo di Penas (golfo delle pene per la speciale avversità ai naviganti) sul Pacifico.

Decidiamo sotto una pioggia battente di non attraversarlo tutto ma di dedicare, grazie alle favorevoli previsioni meteorologiche, un paio di giorni ad esplorare la zona, raramente navigata, nord est. Denominata Bahia di San Quintin, è indicata nei libri nautici come ancoraggio solo dal 2017, e ci interessava per la stretta vicinanza alla base della zona andina glaciale del nord, e per un articolo che avevo letto 4 anni fa su un segnalato cimitero di balene.

Il 15 Ottobre, avvicinandoci al nostro obiettivo sotto una piana glaciale orlata da una costa per 15 km formata da una piattaforma di roccia a picco sul mare alta una trentina di metri, dal largo Francis scorge una strana interruzione, che poteva essere una cascata diretta in mare. Decidiamo di atterrare per vederla e mapparla: in questa zona del Penas gran parte delle carte nautiche sono grossolane e l’errore gps è di circa 3 chilometri.

Fotografata e registrata la Cascata Francis, puntiamo verso la parte più interna della Bahia San Quinin e ci ormeggiamo in un sistema di canali ed isole tra vegetazioni rigogliose nuvole e nebbie.  Individuiamo una piccola rada perfetta per una ancoraggio senza 2 cime a terra, non lontana da quella mappata nel 2017; mappiamo, correggiamo l’accesso e denominiamo questo ormeggio “Seno Ugo”.

SENO UGO UN OTTIMO ANCORAGGIO

Ugo era un caro amico scomparso nel 2019; non era un navigatore, ma condivideva lo spirito avventuroso per la vita sul mare, e prima della partenza di ogni nostro nuovo progetto non mancava mai: un nome sui libri di mare Ugo lo meritava.

Sbarchiamo per ricercare nelle belle spiagge i resti delle balene, ed in mezzo ad una vegetazione molto rigogliosa e particolare, cominciamo ad incontrare le enormi ossa di almeno 4 esemplari. E’ un clima di brume e di pioggia, di nebbia e vegetazione mai vista prima,  e le ossa che spuntano dalla sabbia in perfetta solitudine ci facevano sentire in una sorta di  “Jurassic Park”.

La mattina dopo raccogliamo la rete per granchi che avevamo disposto la sera prima sul lato NE di Seno Ugo e con eccitazione incontenibile raccogliamo 25 grossi granchi Marmola (simili ai francesi Tourteau), croce e delizia per le cure dello chef Giovanni, che, privo di gas,  cucina sulla stufa Refleks Rina un ottimo spaghetto.

Presto la giornata inizia ad aprirsi e come in una partita di poker ci inizia a mostrare a poco a poco nuove isole vicine e vette lontane: le Ande, con ghiacciai di decine di chilometri e cime di 4000 metri. La sera la Cordigliera diventa rosa, poi il sole tramonta per tingere dell’indaco estremo la notte di navigazione che ci aspetta per uscire dal Golfo de Penas.

Nel pomeriggio successivo,  quando il sole si fa varco nelle nebbia donandoci una giornata di un marzo Mediterraneo, diamo fondo nelle Caleta Maillabu Isola Clemente alla fine di un fiordo, posto di incredibile bellezza con cascata a più balze, estuario di fiume con foce su spiaggia bianca  graniti e mare completo di tutte le sfumature di colore di una spiaggia tropicale top.

La ciurma di Lifexplorer ringrazia di tutto ciò, ed anche le famiglie a casa ed i collaboratori che lo hanno permesso.

JURASSIC EXPERIENCES

Departing from Caleta Turtel, where we had diverted to look for gas  (changing bottle we made a mistake and during the night the gas had leaked outdoors), we head towards the Gulf of Penas (so called due to hard conditions for sailing) open to Pacific sea.

We decide in the pouring rain not to cross it all but to devote, thanks to favorable weather forecasts, a couple of days to explore the north-est area, rarely navigated. Bahia di San Quintin has been indicated in nautical books as an anchorage only since 2017, its close proximity to the northern Andean glacial area, and  an article I read 4 years ago about a reported whale cemetery attracted our curiosity .

On October 15, approaching a glacial plain that sit on 15 km of a  rocky vertical platform about thirty meters high,  Francis spotted a strange interruption, which resuled being a direct waterfall pouring directly in the sea. We decided to land and map it: in this area of ​​the Penas nautical charts are rough and we  an registered an error is about 3 kilometers.

Photographed and recorded the Francis Waterfall, we head towards the innermost part of the Bahia San Quintin and moor in a system of canals and islands among lush vegetation, clouds and mists. We identify a small bay perfect to anchor; we properly map and name it “Seno Ugo”.

Ugo was a dear friend who passed away in 2019; he was not a navigator, but he shared the adventurous spirit for life on the sea, and before the start of each of our new projects he was never missing: Ugo deserve to be remembered.

We disembark to search the beautiful beaches for the remains of whales, and in the midst of a very luxurious and particular vegetation, we begin to encounter the huge bones of at least 4 specimens. It is a climate of mist and rain, of fog and vegetation never seen before, and the bones that emerge from the sand in perfect solitude made us feel in a sort of “Jurassic Park”

The next morning we collect the net for crabs that we had placed the night before on the NE side of Seno Ugo and with irrepressible excitement we collect 25 large Marmola crabs (similar to the French Tourteau),f that chef Giovanni, without gas, cooks on the Refleks Rina resulting in unbeatable spaghetti Lifexplorer style.

Soon the clouds begin to dissolve and as in a game of poker begins to show us little by little new nearby islands and distant peaks: the Andes, with glacial plateaus of tens of kilometers and peaks of 4000 meters. In the evening the Cordigliera turns pink, then the sun sets to dye and we leave the Gulf of Penas for a night of unforgettable navication.

The following afternoon, when the sun breaks through the fog, we felt as in March in the Med, we anchor in Caleta Maillabu Isla Clemente at the end of a fjord, a place of incredible beauty with a multi-tiered waterfall, a river estuary with a mouth on a white granite beach and sea complete with all the shades of color of a tropical beach top.

 Lifexplorer crew thanks for all this, and also the families at home who have allowed it.

#golfo de penas#patagonia#pigafetta#whale graveyard